Il relooking eseguito dalla decoratrice Caterina Urgo, raccontato in questo articolo, lo definirei oltre che funzionale, come dice lei, anche stupefacente: fa capire concretamente la potenzialità dell’inventiva applicata alla tecnica .
Come è nata questa idea? Guardate questa foto…
E’ nata dalla necessità di porre fine al DISORDINE. Non è che io sia disordinata, anzi sono una persona fin troppo precisa, ma dovendo seguire tante cose, tra cui fatture, scadenze, ordini, ci aggiungiamo le riviste, la tecnologia… due pc, un tablet, il telefono sempre accanto, due mouse, le cuffie audio, un blocco appunti per ogni settore differente di lavoro, insomma, il problema è sgomberare questo povero tavolo che, a distanza di un mese dal suo recupero, non ha avuto un attimo di respiro.
Poi arriva lei, la chiamerei Cindy, questo mobile da toletta anni ’50 , frontali con cartone ondulato, immagine floreale: terribile? Si, ma certamente utile al mio problema. Ecco come era Cindy quando è arrivata a casa mia …
Relooking complesso solo a causa della realizzazione del decoro con stencil che ha richiesto tempo e precisione. Ho utilizzato la shabby chalk Decorlandia nei colori bianco tradizionale, e, Nuvola e Ortensia Rosa della linea Shabby Fusion selezionata da Francesca Blasi. Decapatura e ceratura solite. Ho rimosso lo specchio , ma è ben custodito per essere ripristinato nell’eventualità di cambiare destinazione d’uso al mobile. Ed ecco l’opera compiuta e come ha risolto il mio problema iniziale: tutte le fatture, cartelline, appunti vari sono stati archiviati nei cassetti ed ho trovato spazio anche per qualche piccolo oggetto decorativo, le immancabili scritte donano quel tocco in più …
I dettagli che più preferisco sono le maniglie floreali in porcellana bianca, e l’effetto dello stencil sul piano di lavoro : divino!
Il problema disordine è stato risolto creando un archivio nei tre cassetti disponibili
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