Sicuramente ti sarai imbattuta in queste affascinanti stoffe, che nello specifico sono affascinanti, rappresentano temi campestri e come spesso capita con le cose affascinanti ed evocative hanno una storia interessante, ce la racconta l’architetto Letizia Vittoriano.
Tessuti e tappezzerie donano ai nostri ambienti quel tocco in più che li rendono originali e accoglienti, anche perché ogni tessuto ha una sua storia che unisce paesi e culture diverse. Come la ” toile de Jouy”, creata in Francia nel ‘ 700 à Jouy-en-Josas, dal quale prende il nome e dove ancora oggi si trova un museo sulla storia di questo ornamentale tessuto. Ma la sua storia comincia Intorno al XVI secolo, quando i mercanti europei iniziarono ad importare dall’India il “chintz”, un tessuto in cotone dai vivaci disegni a fiorami, pregiato ma molto costoso. Per questo iniziarono i tentativi per riprodurlo in Europa e fu così che in Francia nacque l’elegante toile de Jouy .
Stampe di scene campestri, generalmente di colore nero, bordeaux e blu, ma anche verde, marrone, magenta, senape, su tessuto bianco o avorio, distinguono la toile de jouy.
E’ una stoffa nata per essere utilizzata nell’ arredamento d’interni: tende, rivestimenti di poltrone, copriletti e anche per tappezzeria, ma nel corso del tempo il suo uso è stato ampliato anche alla decorazione di oggetti in ceramica e altri materiali, fino all’abbigliamento.
Stilisti comeJean Paul Gaultier, Christian Lacroix e Vivienne Westwood hanno perfino fatto sfilare in passerella abiti in toile de Jouy.
La pagina FB di Letizia : Scenari di Stile
Letizia è la referente dei corsi per la Calabria e la Sicilia, per tutte le info CLICCA QUI
Scrivi un commento