Eccomi di ritorno dalle vacanze estive, un pò stralunata, un pò piena di nuove energie. I prossimi mesi si prospettano pieni di appuntamenti impegnativi e di conoscenze nuove! In questa pausa estiva ho fatto una capatina nel mio paese del cuore…come sempre…Castrovalva, paesino arroccato sul crinale di una montagna immersa nelle Gole del Sagittario in Abruzzo, dove aquile, lupacchiotti e orsi si aggirano liberi e felici, spesso in mezzo alle persone.
Qui da qualche annetto svolgo ristrutturazioni di vecchie stallette…
Toccata e fuga per verificare l’andamento dei lavori…per questo restyling in chiave Shabby Chic !
Il viaggio è proseguito per Roma, per conoscere le titolari dei laboratori di mosaico e decorazione ceramica che ci ospiteranno a novembre quando si terrà il Workshop di manipolazione a Trastevere! Per info clicca qui
La tappa, breve ma intensa si è conclusa in bellezza con un giro per le vie della Capitale. Dopo un lauto pranzetto siamo ripartiti per la meta agognata:
Il mare di Gallipoli.
Ed è qui che succede qualcosa di inaspettato…e la cosa merita di essere raccontata…chi mi segue sa che ho, oltre che due gemellini anche un Golden Retriver: Camilla e un Cavalier King, l’ultimo arrivato in famiglia: Mr.Wilson.
Ed è proprio da questo dettaglio cagnesco che nasce il “problema”.
Prenotiamo in un villaggio sul mare il nostro bungalow con accordi precisi sulla possibilità di ospitare i cani in dei “box”…
Arriviamo sul posto dopo svariate ore di viaggio e il box che ci era stato descritto sembrava un lager…non avremmo mai potuto lasciare le nostre amate bestiole dormire lì…quindi soluzione alternativa? Google
Ricerco spasmodicamente un posto che accogliesse gli animali insieme a noi (siccome sono parte integrante della famiglia e meritano una vacanza e non una prigionia) e trovo questo camping, vicinissimo all’altro, che però accoglie animali domestici senza problemi.
Ci diciamo, ok rimaniamo una notte e poi domani cercheremo dell’altro…
Arriviamo in recepiton: la ragazza gentilissima ci accoglie con un bel sorriso dicendo che si è stranamente liberata una soluzione “particolare”…se volevamo dare un’occhiata…
Ok ci diciamo (a me usciva il fumo dalle orecchie dal nervoso).
La ragazza ci fa strada e ci dice conoscete il glamping? Noi…zero assoluto, poi vediamo direttamente coi nostri occhi:
Già mi cambia l’umore…ambientazione messicana..tutto molto curato poi leggo…tenda…i ricordi come in un flash mi riportano all’infanzia quando partecipavo con gli scout ai campi estivi e nello stesso tempo a quei film americani dove raccontano avventure incredibili di ragazzini chiassosi che però in mezzo alla natura non disturbano nessuno…
Basita procedo e con stupore all’apertura della tenda mi casca letteralmente la mandibola…
Pavimento in legno, letto vero, armadio vero, frigorifero, ariacondizionata, impianto elettrico vero, per non parlare del giardino, cucina e bagno privato…che dire…alla domanda della gentile ragazza: che dite può andare?
E’ stato un coro unanime ed entusiasta: SIIII
Ambientazioni Shabby per l’area comune con l’applicazione di pietra leccese e decori tipici locali…che dire …meglio di così…ero praticamente a casa!
Le belve felici…e con noi!
Tutto intorno a noi risultava curato ma apparentemente selvaggio…naturale, non finto, ho scoperto che vecchi tronchi si possono ridipingere creando atmosfere inaspettate!
Che invece i tronchi degli alberi dipinti a calce (protezione verso i parassiti) hanno un’aria vagamente shabby…
I risvegli sono stati questi…inutile dire che siamo rimasti qui per tutta la vacanza…incuriosita però dalla cosa ho fatto conoscenza con la “mente” che ha ideato tutto questo e che da vero temerario si è avventurato in questo sogno, il primo in Italia: Andrea Coppola, proprietario del camping, che scopro essere appassionato come me del decapato e del riuso degli oggetti…mi ha raccontato della sua avventura nel mondo da noi ancora sconosciuto del Glamping (Glamour e Camping).
Andrea come è nata l’idea del Glamping?
“La Scintilla è scoccata da delle foto inviatemi da un amico in viaggio in Thaylandia…era lì in totale relax all’interno di una tenda luxury, fino ad allora un mondo a me sconosciuto!”
I clienti cercano solo risparmio o anche soluzioni economiche ma anche lussuose?
“Diciamo che si preferisce la comodità del bungalow nonostante sia più costoso, la soluzione tenda nel nostro caso è più economica ma a mio avviso bisogna lavorare perchè diventi una soluzione esclusiva e si punti a ricercare quella fascia di persone che amano stare a contatto con la natura senza se possibile rinunciare al comfort.”
In quanto tempo hai recuperato l’investimento iniziale?
“Essendo una realtà nata un paio di stagioni fa, saranno necessari maggiori sforzi per promuovere e farsi conoscere così come ci vorrà un pò di tempo per recuperare il notevole investimento.”
Quali sono i consigli che daresti a qualcuno che inizia un’attività solo sul Glamping, specialmente in un’area meno turisticamente felice di questa?
“Il consiglio in generale è di armarsi di pazienza e tenacia in quanto in Italia tutto si rende difficile ed insormontabile…nello specifico se si ha passione e senso di ospitalità, il glamping può essere un’alternativa e un’occasione da non perdere. Anche dal punto di vista urbanistico il Glamping si pone come una soluzione a scarso impatto ambientale. Superata la fase più dura delle autorizzazioni, credo che una buona strategia promozionale sia in grado di rendere ugualmente accattivante l’idea anche se pensate in aree meno conosciute.”
Per Info: www.torresabea.it
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